L'origine del termine "Valpolicella" sembra doversi ricondurre all'ansa formata dal fiume Adige, un po' come la Polesella ed il Polesine, ma ci piace credere ad un'etimologia più romantica dal punto di vista degli eno-appassionati: "poli-cella" infatti potrebbe voler dire "tante-cantine", a significare che quest'area sia sempre stata sede di una grande produzione vitivinicola.
In effetti le prime testimonianze di un'importante produzione di uva e vino risalgono almeno al I secolo d.c., con la
Naturalis Historia di
Plinio il Vecchio che fa menzione del
Retico, un vino veronese molto gradito all'imperatore Augusto. Ma tracce ancor più importanti ci portano a
Cassiodoro, studioso alla corte imperiale del V secolo d.c., che descrive una sorta di archetipo del Recioto, l'
Acinaticum ("che si ottiene dall'acino"), vino ottenuto da uve appassite. L'appassimento dei grappoli è quindi una pratica in uso già ai tempi dei Romani, e ne abbiamo un'evidenza in occasione degli scavi di un'antica villa romana che riportano alla luce travature e sostegni destinati all'appassimento dell'uva, i cui grappoli venivano appesi capovolti per favorirne l'areazione. Una tecnica destinata a rendere longevo il vino, ma anche ad aumentarne la conservabilità e le possibilità di trasporto.
Nonostante i consistenti reimpianti dovuti al disastro della fillossera, il paesaggio del vigneto in Valpolicella ha pressoché mantenuto l'aspetto originario: nel secondo dopoguerra la tradizione ha gradualmente lasciato il passo all'innovazione, con la sostituzione dei sostegni vivi (olmi e frassini) per mezzo di pali di cemento e alluminio, mentre i sistemi di allevamento a pergola veronese sono stati affiancati da spalliera (singola o doppia) e guyot. La frammentazione delle proprietà e la conformazione del territorio hanno fatto sì che si mantenesse poca uniformità.
La regione è favorita da un ottimo clima, dovuto a diversi fattori: la presenza di venti asciutti sia nella stagione in vernale che in quella vegetativa (maggio-settembre), nebbia molto rara, precipitazioni consistenti solamente tra ottobre e novembre, temperature tra i 10 e i 15°C nel periodo estivo. Prima della raccolta va comunque osservata una certa prudenza per il forte rischio grandinifero tra settembre e ottobre...