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Valpolicella
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a cura del
Baccanale Romano
www.baccanaleromano.com
10 marzo 2006
Alla scoperta del "Baby Amarone"
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      La Valpolicella è un'area di circa 240 kmq, a Nord-Ovest di Verona, a Est del Lago di Garda. Più che una valle si può definire un ventaglio di piccole valli che digradano verso sud sulle colline sopra Verona. Da ognuna dipartono poi delle piccole valli laterali, localmente denominate "vaj", attraversate da numerosi corsi d'acqua che ne mitigano il clima e ne favoriscono sin dai secoli scorsi l'urbanizzazione.
      Gli insediamenti in pianura e nei fondovalle, ad ogni modo, non hanno intaccato la dolcezza del paesaggio, scelto come luogo di villeggiatura dai nobili veneziani e veronesi che sin dal Rinascimento fecero progettare ed edificare le loro dimore estive da parte di autorevoli architetti.
      L'origine del termine "Valpolicella" sembra doversi ricondurre all'ansa formata dal fiume Adige, un po' come la Polesella ed il Polesine, ma ci piace credere ad un'etimologia più romantica dal punto di vista degli eno-appassionati: "poli-cella" infatti potrebbe voler dire "tante-cantine", a significare che quest'area sia sempre stata sede di una grande produzione vitivinicola.
      In effetti le prime testimonianze di un'importante produzione di uva e vino risalgono almeno al I secolo d.c., con la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio che fa menzione del Retico, un vino veronese molto gradito all'imperatore Augusto. Ma tracce ancor più importanti ci portano a Cassiodoro, studioso alla corte imperiale del V secolo d.c., che descrive una sorta di archetipo del Recioto, l'Acinaticum ("che si ottiene dall'acino"), vino ottenuto da uve appassite. L'appassimento dei grappoli è quindi una pratica in uso già ai tempi dei Romani, e ne abbiamo un'evidenza in occasione degli scavi di un'antica villa romana che riportano alla luce travature e sostegni destinati all'appassimento dell'uva, i cui grappoli venivano appesi capovolti per favorirne l'areazione. Una tecnica destinata a rendere longevo il vino, ma anche ad aumentarne la conservabilità e le possibilità di trasporto.

      Nonostante i consistenti reimpianti dovuti al disastro della fillossera, il paesaggio del vigneto in Valpolicella ha pressoché mantenuto l'aspetto originario: nel secondo dopoguerra la tradizione ha gradualmente lasciato il passo all'innovazione, con la sostituzione dei sostegni vivi (olmi e frassini) per mezzo di pali di cemento e alluminio, mentre i sistemi di allevamento a pergola veronese sono stati affiancati da spalliera (singola o doppia) e guyot. La frammentazione delle proprietà e la conformazione del territorio hanno fatto sì che si mantenesse poca uniformità.

      La regione è favorita da un ottimo clima, dovuto a diversi fattori: la presenza di venti asciutti sia nella stagione in vernale che in quella vegetativa (maggio-settembre), nebbia molto rara, precipitazioni consistenti solamente tra ottobre e novembre, temperature tra i 10 e i 15°C nel periodo estivo. Prima della raccolta va comunque osservata una certa prudenza per il forte rischio grandinifero tra settembre e ottobre...

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la ricetta di Rocco
      
Polenta con brasato al vino rosso
Ingredienti : noce di manzo - cipolla - sedano - alloro - carota - rosmarino - salvia - chiodi di garofano - noce moscata - Vino rosso Valpolicella Classico Superiore Doc - olio extravergine - sale
Porzioni: circa 130 grammi di noce di manzo per persona

Tagliare a tocchetti la noce di manzo e lasciarla macerare per circa 12 ore con cipolla, sedano, alloro, carota, rosmarino, salvia, chiodi di garofano e un po' di noce moscata, assieme al vino rosso.
Il vino deve coprire completamente la carne.

Separare il vino di macerazione dagli odori e dalla carne.
Preparare una padella con olio e gli odori di macerazione tritati grossolanamante. Far rosolare il tutto e prima di passare alla fase successiva togliere l'alloro ed il rosmarino.

Spolverare la carne con pochissima farina e metterla in padella insieme al soffritto precedentemente preparato. Lasciare la fiamma a fuoco alto per qualche minuto.
Salare, aggiungere il vino di macerazione e lasciare cuocere per circa 2 ore a fuoco lento.
Servire con Polenta.
vino rosso 1 "La Traversagna" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Monte Faustino di Paolo Fornaser
vino rosso 2 "Taso" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Biologica Villa Bellini di Cecilia Trucchi
vino rosso 3 "Jago" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Villa Spinosa
vino rosso 4 "Palazzo della Torre" 2001
IGT Rosso Veronese
Azienda Agricola Allegrini


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