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Tenuta De Angelis
Viticoltori in Castel di Lama, Offida, Cossignano
Incontro con l'azienda
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 Le ricette di Rocco
Fagottini di alici
Ingredienti: alici, pane raffermo, parmigiano, uova, olio extravergine, sale/pepe, prezzemolo, aglio
Preparazione: inumidire il pane raffermo in acqua tiepida fonché non si ammorbidisce, strizzarlo e aggiungere le uova, il parmigiano e un ciuffo di prezzemolo tritato.
Mescolare il tutto aggiungendo olio, sale, pepe e aglio e passare al tritatutto.
Disporre le alici in una teglia da forno, farcirle con il ripieno appena preparato e chiudere il fagottino con un alice sulla parte superiore. Mettere in forno a 180°C per circa 15 minuti e servire.
Polenta, lenticchie e cotechino
Ingredienti: 300gr farina di mais bramata bianca per polenta, 300gr farina di mais gialla, lenticchie 500gr, 1 Cotechino di Modena, 400gr pomodori pelati, sedano, cipolla, carote, aglio, sale, pepe
Preparazione:
1) Per preparare la polenta mettere sul fuoco 1,5lt di acqua e portarla ad ebollizione. Salare e versare gradualmente le farine mescolando continuamente per evitare quanto possibile la formazione di grumi. La cottura sarà ultimata in circa tre quarti d'ora.
2) Preparare un soffritto di sedano, cipolle, carote e aglio tritati, aggiungere dei pomodori pelati. Una volta raggiunta la doratura, aggiungere nello stesso tegame acqua sufficiente alla cottura delle lenticchie (che prima vanno solamente sciacquate, senza ammollo). Raggiunta l'ebollizione versare le lenticchie nel tegame e cuocere per almeno un'ora mescolando di tanto in tanto. Una volta raggiunta la cottura aggiungere sale e pepe q.b. e lasciar addensare.
3) Cuocere a parte il cotechino. Dopo una decina di minuti spellarlo, tagliarlo a fette e disporlo sulle lenticchie.
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wine corner by Tito Marotta
Un amico vi racconta il Baccanale
Da buon Baccanale di autentici Carbonari del bere bene, questa sera, più che celebrare il vino, abbiamo celebrato l'amicizia, quella autentica che si consolida nel tempo, tra una bevuta e un'altra, tra un progetto di convivialità e il rispetto di un territorio comune.
E' stata la serata dell'amico Loris che ha avuto il piacere di presentare la sua azienda del cuore, l'azienda dell'amico conterraneo con il quale ha voluto percorrere, in nostra compagnia, un viaggio lungo una vita.
Si è parlato di Marche, di quella provincia dell'Ascoli Piceno che solo da poco gode dei lustri di un'enologia di qualità. Vitigni autoctoni pressoché sconosciuti fino a pochissimo tempo addietro, con una mineralità baciata dal vicino mare e soprattutto da una generosa natura geologica.
Quinto Fausti, titolare della Tenuta De Angelis, nel 1985 ha dato la svolta all'azienda, dalla produzione di vino sfuso all'imbottigliamento di vino pregiato atto ad esaltare la sua terra, ma con un occhio di riguardo al mercato d'oltralpe e quello americano al quale dedica un quinto della produzione.
Ma andiamo per gradi, Falerio dei Colli Ascolani DOC 2006, trebbiano al 50% e il resto passerina e pecorino, grande acidità tartarica, non svolge la malolattica, la seconda fermentazione che trasforma l'acido malico in acido lattico, equilibrata da un buon bagaglio alcoolico con un rapporto qualità-prezzo veramente degno di nota.
Offida Pecorino DOC 2006, vino da uve pecorino in purezza, ci assicura il produttore, in barba al disciplinare che permetterebbe un 15% di uve migliorative, pecca di giovinezza, non per il millesimo, ma perché è la seconda annata prodotta, è ancora da affinare la tecnica produttiva, soprattutto in vigna.
Rosso Piceno Superiore 2004, vino di territorio, carattere marchigiano da un'interpretazione tradizionalista del montepulciano.
Infine, Anghelos 2004, vino pluripremiato dalle guide per un'armonia di bocca data dall'incontro del montepulciano e del sangiovese con il cabernet, l'uso intelligente delle botti piccole, ma, soprattutto, uva raccolta da vigne vecchie di 40 anni.
Con questi vini, Rocco ha voluto giocare con piatti dalla succulenza importante, certo che l'acidità per i bianchi e i tannini per i rossi, sarebbero riusciti a trovare un equilibrio nell'abbinamento, riuscitissimo peraltro, oltre che divertente è stato anticipare il cenone di fine anno con un cotechino e lenticchie con polenta veramente molto buono.
Tutto è iniziato con un parallelismo giocoso tra Marche e Lazio, ha vinto il senso comune della convivialità, del rispetto reciproco, della tradizione che incontra il nuovo, soprattutto che non ha paura di incontrarlo, prodotti caratterizzati da un rapporto qualità prezzo veramente inusuale e, quindi, se non è nuovo questo!
Tito Marotta
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wine tasting
di Ciccio Cardelli |
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329.7331195
