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Un tram chiamato Baccanale
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Tutti a bordo!
Da Porta Maggiore alla Piramide Cestia, in giro per la Capitale
con lo storico e suggestivo tram ristorante.
Un "binario enogastronomico" in compagnia dei Carbonari del buon bere,
a cena davanti al Colosseo per raccontare i vini della cantina
Longariva di Rovereto insieme ai produttori Marco e Rosanna Manica.
Indispensabile la prenotazione, posti limitati.
Ingresso riservato agli associati di Vino in Rete, vecchi e nuovi.
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Il cavatappi di Loris
 "E' tempo di stappare.......".
Con questa frase si è concluso l'Oscar Day, la bellissima serata del Baccanale Romano del 14 Marzo. Ora, forse complice l'avvicinarsi della primavera, forse la voglia di uscire dalle nostre cantine, noi carbonari del buon bere abbiamo deciso di portare alla luce del sole... o meglio... al chiaro di luna, il nostro verbo: "Risparmiate l'acqua, bevete il vino".
Con questo presupposto abbiamo cercato sedi alternative al nostro luogo storico, al nostro ritrovo di sempre, lo Studio d'Arte Kemir a Testaccio, e ne abbiamo trovate diverse che sicuramente nei prossimi mesi ci vedranno protagonisti.
Questa volta abbiamo pensato di fare le cose in grande e allora... Roma Caput Mundi. L'occasione arriva con la presentazione dei vini della cantina trentina Longariva, per creare un evento, una cena-degustazione, con la Roma imperiale a farci da sfondo. Ed ecco l'idea, la possibilità di utilizzare un tram storico della Capitale, girare tra i monumenti, per le piazze, per le vie della città più bella del mondo alla velocità degli anni '50.
Immaginate di bere del buon vino, di mangiare cose proposte dallo chef Rocco avendo come scenario il Colosseo e i tanti luoghi storici della città eterna.
Un percorso storico, culturale e... enogastronomico: lo spirito del Baccanale Romano.
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 Le ricette di Rocco
- crespelle rucola e formaggio
- arista di maiale con mela e salvia
- verdure grigliate
- torta di carote e mandorle
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wine corner by Tito Marotta
Un carbonaro vi racconta il Baccanale
“Siamo Marco e Rosanna Manica dell’Azienda Agricola Longariva e sempre in cammino, da trent’anni coltiviamo le nostre vigne, con amore e con una conoscenza profonda della terra…”.
Così si presentavano i giovani produttori trentini di Rovereto e, “camminando-camminando”, il caso ha voluto che quest’ultimo Baccanale, a loro dedicato, si svolgesse … camminando…
Nessuna peripatetica accademia del vino, solo la splendida e particolarissima opportunità di usare un tram degli anni ‘50, appositamente “apparecchiato”, che, nella Roma imperiale, ha percorso un fantastico tragitto di cultura e passione enogastronomica.
Come mangiassero gli antichi Romani possiamo solo immaginarlo, sappiamo bene come siamo stati Noi sul tram-ristorante! Deliziati da un menù completo, preparato magistralmente dal nostro chef Rocco, che ha saputo incontrare i “veramente buoni” e tipici vini trentini in degustazione.
Marco Manica, insignito del riconoscimento di “Benemerito della viticoltura italiana”, ha splendidamente condotto le degustazioni-abbinamento dei vini prodotti. Tutti quanti hanno per un attimo vissuto una magica trasvolata appenninica che, dai piedi del Colosseo, ci ha portati al meraviglioso Trentino. Monti e valli, climi e microclimi di abbondanti corsi d’acqua, luoghi incantati fanno di quella regione una splendida terra di vini di altissimo pregio e caratterizzazione territoriale. Questo è quello che si è provato con il primo vino, il “Graminè 2006”, un pinot grigio oltre la moda del momento, un vino che sa esprimere un territorio, di elegante mineralità con un corpo ampio e di grande persistenza. Poi “Baldo Vino 2006”, uvaggio di lagrein, marzemino e teroldego, che è stato presentato come vino “base” e di facile beva, è stato invece la conferma di come le Dolomiti siano clementi anche con le uve autoctone a bacca rossa, grande caratterizzazione e netta successione di quello che ci piace trovare in un vino rosso. Se il viaggio fisico e fantasioso è stato il tema della serata, così il terzo vino ha celebrato un incontro di due regioni tanto lontane e differenti, il Trentino e la Sardegna. Il “ Duos Montes”, prodotto con uve trentine e sarde, emanava a profusione aromi della macchia mediterranea e del mirto, con una sensazione di calore di un sole isolano e selvaggio. Un gioco di condivisione, una passione di fusione e convivialità, primo motore che il vino e gli appassionati di questo liquido odoroso cercano e acclamano. E così anche il quarto e ultimo vino è stato un incontro giocoso, non un “vino santo trentino”, ma un nettare fatto in Trentino che invita a cercare il filo conduttore tra lo chardonnay, il traminer e il syrah. Un filo che, dai piedi del Colosseo ci ha condotto a visitare i luoghi e le cantine di un’azienda e dei suoi proprietari, che nel loro itinerare hanno avuto la grande esperienza di essere, per una sera, anche “Carbonari del buon bere”.
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wine tasting
di Ciccio Cardelli |
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Come raggiungerci - ©Google
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al resto pensiamo noi!
Infoline 346.5159508
info@baccanalexpress.it
Riservato agli associati,
vecchi e nuovi
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329.7331195
