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Parere Comitato nazionale tutela e valorizzazione delle d.o. e delle i.g.t. dei vini inerente la richiesta di riconoscimento della Docg «Cerasuolo di Vittoria»  - (fonte GU n.159 del 11-7-2005 28/07/2005)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

COMUNICATO
Parere del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle
denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei
vini inerente la richiesta di riconoscimento della denominazione di
origine controllata e garantita dei vini «Cerasuolo di Vittoria».

IL COMITATO NAZIONALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLE
DENOMINAZIONI DI ORIGINE E DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE TIPICHE
DEI VINI, ISTITUITO A NORMA DELL'Art. 17 DELLA LEGGE 10 FEBBRAIO
1992, n. 164
Esaminata la domanda presentata dagli interessati intesa ad
ottenere il riconoscimento della denominazione di origine controllata
e garantita «Cerasuolo di Vittoria»;
Visto il parere favorevole espresso dalla Regione siciliana;
Visti i risultati dell'accertamento del «particolare pregio»,
avvenuto in data 17 maggio 2005, sulla base delle norme fissate dal
Comitato nazionale predetto;
Viste le risultanze della pubblica audizione, concernente la
predetta istanza, tenutasi a Ragusa il giorno 18 maggio 2005, con la
partecipazione di rappresentanti di enti, organizzazioni di
produttori ed aziende vitivinicole;
Ha espresso, nella riunione del 23 giugno 2005, parere favorevole
al suo accoglimento, proponendo, ai fii dell'emanazione del relativo
decreto direttoriale, il disciplinare di produzione secondo il testo
di cui appresso.
Le eventuali istanze e controdeduzioni alla suddetta proposta di
disciplinare di produzione dovranno, in regola con le disposizioni
contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre
1972, n. 642 «Disciplina dell'imposta di bollo» e successive
modifiche ed integrazioni, essere inviate al Ministero delle
politiche agricole e forestali - Comitato nazionale per la tutela e
la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni
geografiche tipiche dei vini - via Sallustiana n. 10 - 00187 Roma -
entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale.

Allegato
Proposta di disciplinare di produzione dei vini a denominazione
di origine controllata e garantita «Cerasuolo di Vittoria»
Art. 1.
La denominazione di origine controllata e garantita «Cerasuolo di
Vittoria» gia' riconosciuta a denominazicine di origine controllata
con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1973
(modificato il 6 novembre 1991), e «Cerasuolo di Vittoria Classico»
e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti
prescritti dal presente disciplinare.
Art. 2.
Piattaforma ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata e garantita
«Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» devono
essere ottenuti da vigneti che in coltura mono o plurivarietale
nell'ambito aziendale hanno la seguente proporzione ampelografica:
dal 50% al 70% di Nero d'Avola e dal 30% al 50% di Frappato.
Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione delle uve che possono essere destinate alla
produzione dei vini a denominazione di origine controllata e
garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico»
comprende una vasta area che include territori ricadenti in tre
province limitrofe: Ragusa, Caltanissetta e Catania e risulta
delimitata come appresso:
a) provincia di Ragusa: in tale provincia la zona di produzione
comprende tutto il territorio dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate,
Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e parte del territorio
comunale di Ragusa. Tale porzione del territorio del comune di Ragusa
e' delimitata tra i limiti territoriali di S. Croce Camerina e
Vittoria, e tra il mare e la strada provinciale Castello di
Donnafugata e seguendo la medesima fino al passaggio a livello della
strada ferrata Comiso-Ragusa e lungo la stessa (la quale delimita la
C. da Passolato) fino ad arrivare al passaggio a livello successivo
che attraversa la strada rurale sino al congiungimento con la strada
provinciale S. Croce Camerina-Comiso ( al km 9,600 circa),
proseguendo fino ad innestarsi con la stradella inter-poderale per
case Tommasi ed arrivare al limite territoriale con il comune di
Vittoria;
b) provincia di Caltanissetta: in tale provincia la zona di
produzione comprende parte del territorio dei seguenti comuni:
Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino ed e' delimitata come
appresso:
comune di Niscemi: parte del territorio comunale cosi'
delimitata: iniziando a sud-est, dalla strada provinciale
Caltagirone-Niscemi, a partire dal bivio con la strada consortile
Valle Pileri-Ponte Gallo (al km 13 da Caltagirone), seguendo il
vallone Terrana (limite tra le province di Catania e Caltanissetta)
sino a Monte Paolo e risalendo a sud-ovest; fino ad arrivare a Case
Iacona e raccordarsi con la strada consortile Mortelluzzo-Giardino
del Fico, sino all'innesto con la strada provinciale
Caltagirone-Niscemi (esattamente al km 15 da Niscemi ) e seguendo la
medesima fino a ricongiungersi con il predetto bivio, con la strada
consortile Valle Pileri-Ponte Gallo;
comune di Gela: parte del territorio comprendente le contrade
« Rinazzi», «Feudo Nobile», «Spina Santa», «Passo di Piazza», «Priolo
Sottano», «Farello», «Monacella», «Piano Stella», «Valle Ambra»,
«Mignechi» e «Priolo Soprano»; cosi' delimitate: iniziando da nord
dalla regia trazzera Gela-Niscemi all'altezza del confine
intercomunale Gela-Niscemi, percorrendo verso est tale confine sino a
raggiungere il confine interprovinciale Caltanissetta-Catania; da qui
percorrendolo verso sud, fino al confine interprovinciale
Caltanissetta Ragusa e lungo esso sino al Mare Mediterraneo; indi
verso ovest per un breve tratto di costa, sino alla strada
interpoderale Mignechi e lungo essa in direzione nord, sino alla
strada vicinale Piana del Signore-Catarrosone e deviando verso ovest,
lungo la stessa sino all'incrocio con la strada vicinale Spina
Santa-Rizzuto, percorrendola per un breve tratto sino all'incrocio
con la s.s. n. 115 Centrale Sicula, da qui in direzione nord, lungo
la strada vicinale Piana del Signore- Spina Santa sino all'innesto
con la regia trazzera Gela-Niscemi e lungo la strada poderale
Poggio-Chiancata sino all'incrocio con la strada vicinale Gela-Sabuci
e percorrendola verso sud-ovest, sino all'incrocio con la strada
vicinale Ponte Grande-Niscemi e da essa in direzione nord sino a
raggiungere il fiume Maroglio; seguendo il corso del fiume verso
sud-ovest sino alla confluenza con il fiume Gela; da qui risalendo il
corso del fiume Gela in direzione nord, fino alla presa della diga
Grotticelli, quindi verso est, lungo la poderale che si diparte dalla
diga sino all'innesto con la strada vicinale Grotticelli-Sabuci e
lungo essa, a sud-est, fino al crocevia con la regia trazzera
Gela-Niscemi, la quale si percorre verso nord fino al confine
intercomunale Gela-Niscemi;
comune di Riesi: parte del territorio comunale comprendente
la contrada Castellazzo, cosi' delimitata: a sud la trazzera
Riesi-Mazzarino-Pietraperzia, a nord-ovest la strada vicinale
Allampato-Castellazzo e ad est la provinciale Riesi-Pietraperzia che
interseca entrambe;
comuni di Butera e Mazzarino: parte dei rispettivi territori
comunali comprendenti le contrade Iudeca, San Giacomo e Pantano di
Butera; Favara e Mulara di Mazzarino costituenti un corpo unico e
cosi' delimitata: iniziando dalla contrada Iudeca dall'innesto della
s.s. n. 190 con la regia trazzera Licata Barrafranca, oggi rotabile,
in direzione nord-est fino al confine inter-comunale di Butera e
Mazzarino, percorrendo tale confine in direzione est sino alla strada
vicinale Pantano - Mulara e lungo essa fino all'innesto con la s.s.
n. 190 in prossimita' del km 2, che si percorre in direzione est per
circa m 200 sino all'incrocio con la strada vicinale
Favara-Abbeveratoio Mastra e lungo quest'ultima in direzione sud e
poi ovest sino all'innesto con la strada vicinale San Giacomo
all'altezza del bevaio, indi si segue il tratto di confine
inter-comunale Butera Mazzarino sino a raggiungere la strada vicinale
Punturo - Favara la quale si percorre verso ovest sino all'innesto
con la trazzera Butera - Riesi e lungo quest'ultima fino alla strada
di bonifica n. 32 e seguendo la stessa chiude la delimitazione
incrociando la regia trazzera Licata - Barrafranca e la s.s. n. 190.
c) Provincia di Catania: in tale provincia la zona di
produzione comprende parte del territorio dei seguenti comuni:
Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone ed e' delimitata come
appresso:
inizia a nord, al km 5, della strada vicinale Portosalvo
Moschitta San Mauro, in prossimita' dell'abbeveratoio nella zona
archeologica San Mauro, segue il vallone Liquirizia (curva di livello
473) sino alla strada provinciale San Mauro di Sotto e da questa
prosegue sino alla strada provinciale Caltagirone Niscemi.
Segue un tratto di quest'ultima sino a lambire alla curva di
livello 390, in vicinanza del monte Moschitta, segue la linea ferrata
Gela Caltagirone, in direzione della contrada Piano Carbone sino
all'attraversamento della strada vicinale Balatazze Saracena nei
pressi della Villa Marotta, prosegue superando l'incrocio con la
strada vicinale Madonna della Via sino alla strada vicinale Saracena
- Commenda e da questa alla strada vicinale Commenda - Piano San
Paolo sino alla provinciale n. 34 Caltagirone Vittoria.
Dall'anzidetta strada provinciale n. 34 Vittoria Caltagirone
prosegue in direzione est sino al bivio con la strada provinciale n.
63 Caltagirone - Granieri - Mazzarrone - Comiso e lungo la medesima
sino al bivio della strada per Grammichele sino a Case De Blasi,
taglia a nord-est in prossimita' delle Case Forno e sfiorando la
curva di livello 381 continua nella strada vicinale 48 per Licodia
Eubea, segue un tratto del confine tra i comuni di Caltagirone e
Licodia Eubea, taglia la curva di livello 394 e prosegue lungo la
strada per Licodia Eubea, sino all'inizio del fiumicello Mangaliviti;
ad est il fiumicello Mangaliviti sino al bivio della strada per
Licodia Eubea (in prossimita' della curva di livello 348), segue
quest'ultimo a sud sino alla Casa Cantoniera, da dove prosegue lungo
la strada per Chiaramonte Gulfi, fino al limite delle province di
Catania e Ragusa; a sud, segue il predetto limite provinciale fino al
fiume Acata, prosegue lungo il medesimo, attraverso il ponte,
continua ancora lungo il fiume che e' anche il limite provinciale,
risale al nord sul confine tra i comuni di Caltagirone ed Acate
raggiunge le Quattro Finaite e prosegue ad ovest ancora il limite
provinciale, lungo la strada Piano Chiazzina Borgo Ventimiglia
prosegue lungo il confine tra i comuni di Caltagirone ed Acate in
contrada Piano Stella, sino al torrente Ficuzza, in contrada
Baudarello; ad ovest e nord, risale lungo il predetto torrente sino
al raccordo con il Vallone Terrana, continua lungo lo stesso che e'
anche limite tra le province di Catania e Caltanissetta, sino a
raggiungere la contrada Gallo, prosegue lungo la strada consortile
Valle Pilieri - Ponte Gallo di confine tra i comuni di Caltagirone e
Niscemi, raggiunge il bivio della strada provinciale 39 Caltagirone
Niscemi (al Km 13 da Caltagirone), taglia ad est, in prossimita'
della masseria Valle Pilieri, sino a raggiungere nuovamente la strada
provinciale predetta, segue la stradella Valle Pilieri, attraversa la
contrada «Il Mandorlo», sino a raggiungere il fiume Maroglio, e da
qui si raccorda con la strada provinciale San Mauro di Sopra, sino
all'altezza dell'abbeveratoio omonimo.
La zona di produzione dei vini a denominazione di origine
controllata a garantita «Cerasuolo di Vittoria Classico» e' riservata
al territorio gia' delimitato con il primo decreto di riconoscimento
del decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1973 e
comprende tutto il territorio comunale dei seguenti comuni in
provincia di Ragusa: Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi,
Santa Croce Camerina, e parte del territorio di:
Niscemi, in provincia di Caltanissetta, limitatamente alle
contrade: Priolo Soprano: Priolo Soprano (oggi al catasto comune di
Gela, foglio 163) e Terrana (oggi al catasto comune di Caltagirone,
ai fogli 277, 292, 293, 294, 295, 296);
Gela, in provincia di Caltanissetta, limitatamente alle
contrade: Rinazzi (ai fogli 120, 121, 122, 123), Valle Ambra - C. da
Feudo Nobile (ai fogli 166, 167, 168, 170, 171, 172, 173, 206, 207,
208, 209, 211, 212, 213, 214, 215, 223, 224, 225, 236, 237, 247),
Spina Santa (ai fogli 157, 159, 199, 200, 231), Passo di Piazza (ai
fogli 203, 219, 220, 221, 229, 230, 231, 241), Priolo Sottana (ai
fogli 131, 160, 161, 162, 201, 202, 204), Farello (ai fogli 196, 197,
198), Monacella (ai fogli 164, 165, 205), Piano Stella (ai fogli 232,
233, 234, 235, 242, 244, 245) e Mignechi (ai fogli 239, 240, 243,
250);
Caltagirone, in provincia di Catania limitatamente alle
contrade: Santo Pietro (ai fogli 281, 282, 283, 284, 285, 289),
Ficuzza (ai fogli 286, 299, 301, 302, 303) C. de Mazzarrone - Piano
Chiesa - Botteghelle, (oggi in catasto: comune di Mazzarrone
istituito con legge regionale n. 55/1976, codice U4CJA ai fogli 4, 5,
6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14) e Granieri (ai fogli 248, 266, 267);
Licodia Eubea, in provincia di Catania, limitatamente alle
contrade: Piano Sciri (ai fogli 6, 7, 11, 12, 14, 15, 16, 20, 28, 30)
e Sciri Sottana (oggi al catasto comune di Mazzarrone, codice U4CJB
ai fogli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11).
Art. 4.
Norme per la viticoltura
Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla
produzione dei vini a denominazione di origine controllata e
garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico»,
devono essere atte a conferire alle uve ed al vino le specifiche
caratteristiche di qualita'.
I sesti di impianto, le forme di allevamento e la potatura devono
essere quelli atti a non modificare le caratteristiche delle uve e
del vino.
Per gli impianti esistenti e realizzati dopo l'entrata in vigore
del presente disciplinare sono ammesse esclusivamente le forme di
allevamento ad alberello ed a spalliera semplice.
Il numero minimo di ceppi ad ettaro, per i vigneti piantati dopo
l'approvazione del presente disciplinare e' di 4000.
I vigneti hanno diritto alla D.O.C.G. solo a partire dal terzo
anno di produzione.
E' vietata ogni pratica di forzatura. E' consentita l'irrigazione
di soccorso. Per i vini a denominazione di origine controllata e
garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico»
la produzione massima di uva non deve essere superiore a 8
tonnellate per ettaro in coltura specializzata.
Nelle annate favorevoli i quantitativi di uve ottenuti e da
destinare alla produzione dei vini a denominazione di origine
controllata e garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di
Vittoria Classico», devono essere riportati nei limiti di cui sopra
purche' la produzione globale non superi del 20% i limiti medesimi,
fermi restando i limiti resa uva/vino per il quantitativo di cui
trattasi.
La Regione siciliana con proprio decreto, sentito il Consorzio
volontario, di anno in anno, prima della vendemmia, puo' stabilire un
limite massimo di utilizzazione delle uve per ettaro per la
produzione dei vini a denominazione di origine controllata e
garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico»
inferiore a quello fissato dal presente disciplinare, dandone
comunicazione immediata al Ministero delle politiche agricole e
forestali - Comitato nazionale per la tutela delle denominazioni di
origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini.
Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare ai vini a
denominazione di origine controllata e garantita «Cerasuolo di
Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» un titolo alcolometrico
volumico naturale minimo di 12,50% vol.
I conduttori dei vigneti iscritti agli appositi albi, ogni anno,
tenuto conto delle caratteristiche di maturazione delle uve e sulla
base anche dell'evoluzione dei mercati, possono, al momento della
vendemmia, optare di rivendicare per dette uve la D.O.C.G. «Cerasuolo
di Vittoria» per i produttori del «Cerasuolo di Vittoria Classico»
oppure, per tutti i produttori della D.O.C.G. «Cerasuolo di Vittoria»
e «Cerasuolo di Vittoria Classico», la denominazione di origine
controllata «Vittoria» nelle sue sottospecificazioni.
Art. 5.
Norme per la vinificazione
Le operazioni di vinificazione, imbottigliamento ed affinamento
devono essere effettuate nell'intero territorio della zona di
produzione delimitata all'art. 3.
Tenuto conto delle situazioni tradizionali di produzione, e'
consentito che tali operazioni siano effettuate nell'intero
territorio della provincia di Ragusa e negli interi territori
amministrativi dei comuni di Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino
in provincia di Caltanissetta; e di Caltagirone, Licodia Eubea e
Mazzarrone in provincia di Catania.
La resa massima di uva in vino non deve essere superiore al 65%,
pari a 52 hl per ettaro per i vini a denominazione di origine
controllata e garantita «Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di
Vittoria Classico».
Qualora la resa superi detto limite, ma non il 70%, l'eccedenza non
ha diritto alla denominazione di origine controllata e garantita.
Oltre il 70% di resa uva-vino decade il diritto alla denominazione
di origine controllata e garantita per tutto il prodotto.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita
«Cerasuolo di Vittoria» deve essere immesso al consumo solo dopo un
periodo di affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non
prima del 1° giugno dell'anno successivo alla vendemmia. Per il vino
a denominazione di origine controllata «Cerasuolo di Vittoria
Classico», il periodo di affinamento in bottiglia non potra' essere
inferiore ad 8 mesi e l'immissione al consumo non potra' avvenire
prima del 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia.
Nella vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche
locali, leali e costanti; atte a conferire al vino le sue peculiari
caratteristiche.
Art. 6.
Caratteristiche al consumo
I vini a denominazione di origine controllata e garantita
«Cerasuolo di Vittoria» all'atto dell'immissione al consumo devono
rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Cerasuolo di Vittoria»:
colore: da rosso ciliegia a violaceo;
odore: da floreale a fruttato;
sapore: secco, pieno, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo 13% vol;
acidita' totale minima 5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
«Cerasuolo di Vittoria Classico»:
colore: rosso ciliegia tendente al granato;
odore: di ciliegia, che nei vini invecchiati puo' tendere
anche a note sensoriali di prugna secca, cioccolato, cuoio, tabacco;
sapore: secco, pieno, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13 % vol;
acidita' totale minima: 5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
Art. 7.
Etichettatura, designazione, presentazione
Alla denominazione di origine controllata e garantita «Cerasuolo
di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» e' vietata l'aggiunta
di qualsiasi qualificazione diversa da quelle previste dal presente
disciplinare, ivi compresi gli aggettivi e gli attributi «extra»,
«fine», «scelto», «selezionato» e simili.
E' consentito l'uso di indicazioni aggiuntive geografiche e
toponomastiche, che facciano riferimento ad unita' amministrative,
frazioni, contrade, aree, fattorie e localita', nonche'
geopedologiche, dalle quali provengono le uve da cui il vino cosi'
qualificato e' stato ottenuto. Nella designazione dei vini a
denominazione di origine controllata e garantita «Cerasuolo di
Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» puo' essere utilizzata
la menzione «vigna» a condizione che sia seguito dal corrispondente
toponimo, che la relativa superficie sia distintamente specificata
nell'albo dei vigneti, che la vinificazione l'elaborazione e la
conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale
menzione, seguita dal toponimo, venga riportata sia nella denuncia
delle uve, sia nei registri, sia nei documenti di accompagnamento.
Art. 8.
Annata, contenitori
Per i vini a denominazione di origine controllata e garantita
«Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» e'
obbligatorio indicare l'annata di produzione delle uve da cui il vino
cosi' qualificato e' stato ottenuto.
I vini a denominazione di origine controllata e garantita
«Cerasuolo di Vittoria» e «Cerasuolo di Vittoria Classico» devono
essere immessi al consumo unicamente in contenitori di vetro
tradizionali fino a litri 5.