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Valpolicella
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a cura del
Baccanale Romano
www.baccanaleromano.com
10 marzo 2006
Alla scoperta del "Baby Amarone"
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      In virtù dei tradizionali sistemi di allevamento (es. pergola veronese) la vendemmia è poco meccanizzata e viene svolta per lo più a mano: tra settembre e ottobre vengono raccolte le uve destinate al Recioto e all'Amarone, un po' in anticipo per far prevalere la componente acida rispetto agli zuccheri, mentre nella seconda metà di ottobre si procede alla vendemmia delle uve per il resto della gamma dei vini Valpolicella.
      La tradizione vuole che le uve raccolte vengano trasferite all'interno dei fruttai, i locali per l'appassimento situati in media collina dove le condizioni meteo sono le migliori.

foto © www.valpolicella.it
      All'interno dei fruttai i grappoli vengono deposti sui graticci di bambù, che localmente si chiamano arele o tavoloni, venendo a formare un'intelaiatura denominata peagnà. Qui l'attenzione per i grappoli e spesso per i singoli acini è quasi maniacale, tutta l'uva viene sottoposta ad un rigoroso controllo durante la fase di appassimento, che da questo momento si può protrarre per 90-120 giorni, periodo durante il quale si dice che "l'uva è a riposo".

      Alla tradizione è seguito inevitabilmente un impatto tecnologico, per cui i graticci vengono sostituiti da cassette in plastica o legno, e i locali per l'appassimento sono termocondizionati: si procede ad una sirmaturazione integrata, con un 10% di appassimento a temperatura ambiente, seguito poi da deumidificazione e ventilazione controllate.
      Gli effetti di questo lungo appassimento sono evidenti nell'aspetto dei grappoli ma soprattutto nella sostanza: una disidratazione del 30-35% porta ad un aumento degli zuccheri e dei potenziali estratti, elementi che dovranno poi arricchire il vino che si andrà ad ottenere.
     Vini che secondo il disciplinare di produzione (prima versione del 1968, revisione del 2003) prevedono che gli impianti abbiano una resa max di 120q/ha e siano situati in collina, mentre sono vietate forme di allevamento in pianura e fondovalle.
I vitigni destinati alla produzione dei vini Valpolicella sono tipici autoctoni a bacca rossa della provincia di Verona:

CORVINA 40-80% --> dà la struttura
- grappolo MEDIO-piramidale alato, compatto, buona vigoria, maturazione medio-tardiva, resistente al freddo invernale
- acino medio, buccia spessa e molto pruinosa
- terreni collinari e ventilati
- vino rosso intenso, ricco di acidità, leggermente tannico, sapido, con aroma di prugna e caramello
- è possibile l'utilizzo del CORVINONE per un max 50% rispetto alla Corvina Veronese: --> ha corredo acido
  - grappolo grande, piramidale una o due ali, abbastanza compatto
  - acini grandi
  - più acidità e più aromi, meno alcol RONDINELLA 5-30% --> dà colore e zuccheri
  - grappolo medio, piramidale alato evidente, abbastanza compatto
  - acino medio, buccia spessa molto pruinosa, polpa dolce
  - vino rosso rubino carico, abbastanza fresco, medio corpo e poco tannino
ALTRI BACCA ROSSA max 15% non aromatici ammessi nella provincia di Verona (10%max ogni vitigno)
o MOLINARA (MULINARA) --> bagaglio di lieviti per la fermentazione
  - grappolo medio alato spargolo
  - acino medio, buccia spessa, violacea, molto pruinosa tale da sembrare infarinato
  - forme di allevamento espanse tipo Pergola Veronese
  - vino cerasuolo, alcol medio, profumo delicato
o OSELETA
o DINDARELLA
o SANGIOVESE
o ecc.

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la ricetta di Rocco
      
Polenta con brasato al vino rosso
Ingredienti : noce di manzo - cipolla - sedano - alloro - carota - rosmarino - salvia - chiodi di garofano - noce moscata - Vino rosso Valpolicella Classico Superiore Doc - olio extravergine - sale
Porzioni: circa 130 grammi di noce di manzo per persona

Tagliare a tocchetti la noce di manzo e lasciarla macerare per circa 12 ore con cipolla, sedano, alloro, carota, rosmarino, salvia, chiodi di garofano e un po' di noce moscata, assieme al vino rosso.
Il vino deve coprire completamente la carne.

Separare il vino di macerazione dagli odori e dalla carne.
Preparare una padella con olio e gli odori di macerazione tritati grossolanamante. Far rosolare il tutto e prima di passare alla fase successiva togliere l'alloro ed il rosmarino.

Spolverare la carne con pochissima farina e metterla in padella insieme al soffritto precedentemente preparato. Lasciare la fiamma a fuoco alto per qualche minuto.
Salare, aggiungere il vino di macerazione e lasciare cuocere per circa 2 ore a fuoco lento.
Servire con Polenta.
vino rosso 1 "La Traversagna" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Monte Faustino di Paolo Fornaser
vino rosso 2 "Taso" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Biologica Villa Bellini di Cecilia Trucchi
vino rosso 3 "Jago" 2001
DOC Valpolicella Classico Superiore
Azienda Agricola Villa Spinosa
vino rosso 4 "Palazzo della Torre" 2001
IGT Rosso Veronese
Azienda Agricola Allegrini


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