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L’Istituto Vite e Vino è a rischio. Mancano circa cinque milioni di euro. Come scrive il sito di enogastronomia cronachedigusto.it, dopo la bocciatura della Finanziaria regionale da parte del commissario dello Stato, la vita dell’ente regionale è appesa ad un filo.
Certificazione dei vini doc, ricerca, promozione e il pagamento degli stipendi di circa settanta dipendenti, queste le spese dell’istituto che rischia adesso la chiusura. I sei milioni del 2013, dopo la bocciatura di parte della Finanziaria, sono diventati circa 645 mila............link originale © palermo.blogsicilia.it |
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Ue tutela Vermouth piemontese contro imitazioni e falsi
Conquistato diritto ad avere Indicazione geografica BRUXELLES, 28 FEB - Il Piemonte esce vincitore dalla battaglia europea, che vede riconosciuto al Vermouth, al Barolo chinato, e in generale ai vini aromatizzati, il diritto di acquisire l'Indicazione geografica (Ig) al pari dei vini di qualità e ai grandi 'cru' europei. Il Vermouth é stato inventato a Torino nel 1786 in una piccola bottega sotto i portici dell'odierna piazza Castello, aggiungendo al vino, erbe e spezie alpine: ideato quindi ben prima dell'unità d'Italia, é diventato un prodotto italiano tradizionale, un ingrediente insostituibile per numerosi cocktail. Esportato dalla fine dell'800 in Sud America, Usa e in tutta Europa, ha contribuito a fare dell'Italia il leader mondiale del settore: ancora oggi costituisce il 25% delle esportazioni italiane di vino nel mondo............link originale © ANSA |
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"In Italia il comparto vetro è tenuto in piedi dal vino", intervista al presidente di CoReVe Franco Grisan
Nel 2013 il 35% del vetro immesso al consumo è stato del comparto vinicolo, dove il vetro riciclato è oltre il 90%. L’intervista di ECO al Presidente del Consorzio Recupero Vetro Ing. Franco Grisan. Come va la raccolta differenziata, il problema delle “frazioni estranee” nel vetro, i progressi tecnologici nel riciclo e un po’ di storia del vuoto a rendere...........link originale © ecodallecitta.it |
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E’ stato presentato nei giorni scorsi il “Testo Unico della Vite e del Vino”, che unifica tutte le disposizioni che disciplinano la materia
del comparto vitivinicolo, attualmente contenute in svariati testi normativi. Il documento è frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto le diverse sigle che rappresentano le realtà economiche del settore vitivinicolo: Agrinsieme, Unione Italiana Vini, Federvini, Assoenologi e Federdoc. Obiettivi del Testo Unico – che è stato consegnato ai presidenti della Commissione Agricoltura della Camera Luca Sani e del Senato Roberto Formigoni e che passerà ora all’esame del Parlamento – oltre quello di unificare le disposizioni normative, sono anche di pervenire ad una reale semplificazione dei procedimenti, attraverso un coordinamento e un’armonizzazione delle diverse fonti. Il susseguirsi di provvedimenti, a livello comunitario, nazionale e regionale, ha di fatto creato nel corso degli anni un coacervo normativo molto intricato ed eccessivo. Dalla coltivazione in vigna, alla produzione di vino, fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione dei prodotti, le imprese devono ottemperare ad un numero insostenibile di obblighi. Per questo le organizzazioni del settore si sono fatte promotrici del Testo Unico finalizzato ad accompagnare i prodotti che hanno origine dalla lavorazione delle uve e a disciplinare l’attività dell’intero ciclo economico con le relative implicazioni normative di interesse settoriale e generale. Con il Testo Unico le organizzazioni di rappresentanza della filiera vitivinicola hanno inteso dare un contributo concreto alla soluzione dei problemi di uno dei settori più importanti del made in Italy agroalimentare. La sburocratizzazione e semplificazione delle norme e degli adempimenti a cui devono rispondere le aziende del settore è infatti da tempo una delle esigenze maggiormente avvertite dai produttori vitivinicoli............link originale © atnews |
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Con il blocco delle vendite dei wine-kit nel Regno Unito abbiamo ottenuto un primo importante risultato di una battaglia condotta con Striscia la Notizia che deve proseguire nell’Unione Europea dove si stima che almeno venti milioni di bottiglie di pseudo vino vengano ottenuti attraverso wine kit prodotti in Canada, ma anche in Paesi europei come la Svezia. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’operazione di cooperazione di polizia internazionale sollecitata dai NAC dei Carabinieri con il supporto del Ministero degli Interni. Ora occorre provvedere immediatamente al ritiro dall’intero mercato comunitario dei “miracolosi” wine kit che - sottolinea la Coldiretti - promettono con semplici polveri di ottenere in pochi giorni vini dalle etichette piu’ prestigiose. Come in Svezia dove è stata scoperta dalla Coldiretti, insieme all'inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione, una fabbrica che vicino a Goteborg che produce e distribuisce in tutto il continente oltre 140mila wine kit all’anno dai quali si ottengono circa 4,2 milioni di bottiglie tra le quali falsi Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco o Montepulciano. L’Unione Europea deve fermare uno scempio intollerabile che - conclude la Coldiretti - mette a rischio con l’inganno l’immagine e la credibilità dei nostri vini piu’ prestigiosi conquistata nel tempo grazie agli sforzi fatti per la valorizzazione di un prodotto che esprime qualità, tradizione, cultura e territorio...........link originale © www.agenparl.it
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Nuovi adempimenti intralciano l'export.
«Disturba l'acqua per catturare il pesce». È il ventesimo dei Trentasei Stratagemmi del trattato di strategia militare cinese e forse è proprio questo al quale si stanno ispirando le autorità del dragone che hanno introdotto cappi burocratici e minacciato ulteriori dazi all'import di vino dall'Europa, spaventando i viticoltori di mezza Europa e con loro anche diverse aziende bresciane. La guerra del vino scatenata dalla Cina è un effetto collaterale delle misure antidumping adottate dall'Unione europea contro i pannelli solari made in China anche se il legame non è ovviamente dichiarato. DAZI SUI PANNELLI - È noto che il mercato dei pannelli è quasi monopolio cinese, e la storia da qui comincia. Ai primi di giugno l'Europa applica sanzioni per la vendita sottocosto dei pannelli solari, sostenuti dalle autorità statali. Un mercato grosso, imponente, basta mettere il naso fuori di casa per vedere quanto siano oramai diffusi i pannelli sui tetti delle abitazioni. La risposta non si fa attendere. Passa qualche giorno e la Cina se la prende col vino europeo, sottoponendolo a un'inchiesta antidumping che, stando alle comunicazioni ufficiali, potrebbe durare addirittura un paio d'anni. Sotto accusa ci finiscono progetti come l'Ocm, progetto europeo di promozione del vino sui mercati terzi che fa arrivare tramite le Regioni qualche soldo alle imprese che si inventano attività promozionali all'estero. È in tale contesto che a rimetterci sono anche alcune imprese bresciane che hanno sede in Valtenesi, nel Lugana e in Franciacorta............link originale © Corriere.it |
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Lo stato di Rio Grande do Sul ospita la regione vinicola più importante di tutto il paese. Qui è possibile percorrere la Strada del Vino e dell'Uva
di Flaminia Giurato (nexta) Quando si pensa al Brasile il primo pensiero che viene in mente non è certo quello legato all’enologia, piuttosto al divertimento, alle spiagge, al mare, al calcio, alla spettacolare capoeira, la danza tipica …. E invece anche il grande stato del sud America è noto per il suo vino, la cui produzione ha registrato un’enorme crescita negli ultimi anni, portando il Brasile ad essere il quinto produttore di vino nell’emisfero sud del mondo. Le cantine censite sono 1.162, distribuite su un’area complessiva di oltre 82.000 ettari. Grazie alla raccolta manuale e all’introduzione di tecniche moderne vengono prodotti ottimi vini, freschi, fruttati ed equilibrati e l’enotursimo sta diventando sempre più popolare. Le regioni vinicole del Brasile, belle e varie, sono un invito per i turisti ad intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta del Paese. E’ lo stato di Rio Grande do Sul quello con la vocazione enologica più sentita, dove si trova la maggior parte delle cantine. Situato nel sud del Brasile, nella parte più meridionale al confine con Uruguay ed Argentina, è caratterizzato da valli verdi, giardini dai variegati colori, cascate e un clima subtropicale............link originale © la Stampa |
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Quest’estate del vino non finisce di stupire. Questa volta l’attenzione è attirata da una notizia pubblicata nel Wall Street Journal. Tutto accade a Buellton, California, da Terravant Wine Company.
Questa winery ha realizzato un brand chiamato Spin the Bottles Wines, (to spin significa “ruotare, far girare”). Questo brand pionieristico, Spin the Bottle, appunto, usa una tecnologia lenticolare brevettata che permette all’etichetta di animarsi, di fare un effetto movimento. Il disegno di questa etichetta lenticolare, formato da due bottiglie, è in grado di muoversi, cioè le bottiglie roteano. La cosa curiosa accade quando il cliente cammina a lato di uno scaffale di vino, perché resterà sorpreso dall’immagine delle due bottiglie che lo accompagneranno nel suo incedere, muovendosi a loro volta: roteando. A detta dell’azienda produttrice anche il vino sarà una sorpresa, ma in positivo, perché è rifinito enologicamente nei minimi particolari. Per ora si possono trovare sul mercato tre prodotti: il California Chardonnay 2011, il California Cabernet Sauvignon 2010 e California Red Blend 2010, le cui uve provengono in misura maggioritaria da Santa Barbara............link originale © AISITALIA |
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VENDEMMIA 2013. COLDIRETTI: "L'OTTIMISMO È D'OBBLIGO, VISTA LA PRODUZIONE E IL MERCATO"
A soli due mesi dalla vendemmia, le verifiche fatte tramite uno specifico Osservatorio Tecnico ed Economico che opera sul nostro generano un primo profilo dell'annata 2013. Il ritardato risveglio vegetativo, dovuto ad un clima di primavera - inizio estate freddo e piovoso, interrompe una serie di vendemmie anticipate, alle quali ci stavamo abituando, riportando i tempi di maturazione alla normalità. Tra qualche giorno, inizieranno i campionamenti per rilevare le curve di maturazione che ogni anno si effettuano insieme al Consorzio dei vini albesi. Le costanti analisi indicheranno con precisione lo stato d'avanzamento della qualità delle uve............link originale © Viniesapori.net |
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Vendemmia. Quella del 2012 non è stata l'annata più bassa degli ultimi 50 anni, come titolavano i giornali pochi mesi fa. Anzi l'Italia ha prodotto di più. Ma i prezzi delle uve e del vino sono comunque decollati sulle "voci" di una raccolta scarsa che scarsa non si è rivelata. Come mai?
Ricordate i titoli di telegiornali, quotidiani e siti web di circa otto mesi fa? “La vendemmia 2012 è stata tra le più scarse degli ultimi 50 anni” oppure “Vendemmia ai minimi storici”. Bene, non sono veri. Almeno stando a quanto si legge nei dati Agea sulla produzione di vino nel 2012, secondo cui l'Italia ha prodotto 45,6 milioni di ettolitri, in aumento rispetto ai 44,7 dell'anno precedente (50,5 è il dato Agea 2010). Si tratta di un numero ben lontano dalle cifre sulle previsioni diffuse alla fine dello scorso anno da più parti, in cui si parlava di produzione al ribasso e sotto i 40 milioni di ettolitri (39,3 milioni sia per Ismea, sia per Assoenologi). Previsioni basate tutte su dati Istat, che per il 2012 sono di poco superiori ai 41 milioni di ettolitri............link originale © gamberorosso.it |